martedì 27 gennaio 2015

Con massimo rispetto per la natura :
che oggi letteralmente uccide
le pagine delle coniugazioni verbali
( Come un soffio leggero )
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Infinito amore
cervello insano
gli alberi crescono
la tranquillità
stranamente resiste
e la ruggine sul cancello di casa
sta lavorando per la costruzione
di un nuovo record di disgregazione

Rieccomi
a cercare le chiavi dell'auto
dentro l'auto
rieccomi a cercare gli occhiali da sole
proprio perché fuori piove
rieccomi a cercare di mettere ordine
tra le cose che non ho

Infinito amore
mi vedo costretto a consultare il vocabolario
perché so troppe poche cose
e vorrei ovviamente abbandonarle
queste infette abitudini
dei SI anonimi e dei contrari
in depositi lontani dal mio cuore
senza badare a qual è la grandezza
di questa distanza
perché in realtà potrei tagliare corto
e decidere quindi di attraversarlo
questo fiume del dolore
recitando la parte finale
di questa fenomenale giornata di ordinaria noia
con una mazza da baseball da fare roteare
così da mettere paura al brontolio del buio sapere umano
così da produrre radicali cambiamenti
negli atteggiamenti da scimmia di laboratorio
che spesso succede
mi taglio a misura
addosso a queste spalle

Infinito amare
se smettesse di nevicare
così tanta fretta di volere andare via di qui
proverei a smettere
di scrivere le consuete memorie scordate
ormai da tempo
che mi tornano indietro
con questi non sensi del mio pensiero logico

Quanti bei pensieri
possono starci dentro un cuore ?
E quanti cuori in 24 ore?

Devo trovarti
infinita amata
ho troppe cose da dirti
in silenzio
in mezzo al traffico della sera
in mezzo al traffico della notte
in una domenica mattina presto
giù
al bar sotto casa
che fa un latte squisito con la schiuma
che guardo mutare ogni secondo di noi
e con dei croissant vomitevoli
che odio masticare
tra le parole di chissà chi
è seduto qui dietro me
e che mi sta implorando con gli occhi
di farlo partecipare alla mia festa dello stare male

Non era vero
e mille
e mille
e mille
volte ancora
non sarà vero !

Questo mi lacera
questo che si chiama
secolo del duemila
dove ricordo solo la romantica esternazione
" le scrissi una e-mail"

Senza poesia non si va da nessuna parte
senza angoli bui della stanza
non si troverà mai una via d'uscita
dal labirinto di noi vittime di noi

Ma ancora scrivo
sopravvissuto ad una serata tra amici
spesa a discutere
il sottosviluppo sociale
della parola cult
e dei film anni Settanta
tanto odiati
perché ci ricordano in nostri padri
e la Democrazia Cristiana
e tutto quello che ci venne tolto
che oggi letteralmente uccide
le pagine delle coniugazioni verbali

"Ero raggiante
quando barcollai
in quella notte qualunque
che dai paradossi venni sorpreso
e dai sensi sospeso
che a malapena mi ressi in piedi
e mi parlai
e subito mi risposi

"Ho timore di tutta questa sicurezza
mi spiace moltissimo
di dover esser così terribilmente difficile
ma penso tu debba avere fede
nel mio servizio di posta cronica-tecnologica "

"Passò una settimana
lontano dal computer
mi uscirono nuvolette bianche dalla bocca
perché l'inverno sempre resta
il miglior modo per imparare a parlare al mondo
passai una settimana
da computer umano
con una manciata di patatine sui calzoni di velluto
e tanti pianti a dirotto
su un mouse senza fili perso
e privo di una mano laboriosa
con il bel quotidiano compitino
per lo psicologo da svolgere "

"Mi venne un nodo alla gola
quando pensai di doverti spiegare anche questo mio vizio
di voltare le spalle alle storie felici
perché non è semplice comunicare la paura che provo
quando sento la gioia arrivare e costruire
sopra la mia testa una frase che dice
“ Ehi, ed ora che daremo al mondo ?”

E comunque
ed infine
ma anche domani
passo da una vita
davanti ad un sorriso
che bacio in lontananza
che avrei voluto regalarti
ma che imbarazzato
non chiesi a Dio di vendermi
con un mazzo di petunie gialle

Che non ho mai visto
che chiaramente non riconoscerei
tra tutti i fiori
ma che imparerei a pronunciare
per dimostrarti quanto
con cuore e purissima poesia
ti adoro
e senza scordare di lasciare un piccolo appunto
che conferma la mia appartenenza alla specie umana

“con massimo rispetto per la natura “

alla quale noi
comunque e per certo
apparteniamo

INFINITO ( in filosofia )

« C'è un concetto che corrompe e altera tutti gli altri.
Non parlo del Male, il cui limitato impero è l'etica;
parlo dell'Infinito. »
(Jorge Luis Borges)

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 — con Simona Fedele




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