mercoledì 27 aprile 2016


Insano restare in disparte
( Esodo” in un libero primitivo&animale sfogo ” )

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Abbacchiavano
le tue parole
il mio sostenere le partiture
dell’esistenza

Abbacinavano gli occhi tuoi
i miei
che vedevano bene
le verità del dolore
assunto a tempo determinato
presso la mia dimora-della-malora

Abbarbicavano
le tue forti ragioni
sopra la mia purezza di colui che
ignora le regole dei compromessi

Abborracciavano
le mie risposte
poste sul letto dell’ultimo amore
prima di chiudere i pensieri
ed il cuore per restauro

“Le parole sono ogni cosa che viviamo,
le parole sono il nulla di più vero che esista”

E trastulla l’idea
di respingere la provocazione
di voler provare a lanciarsi
con te
imbragati al costrutto
del nostro dialogo d’addio

Addio ed idea
non convivono
nello stesso appartamento
nella crepa sul pavimento
e nella sete di compiacimento

Per cui
eccomi qui ora
in direzione contraria alla ragione
con la stesura del contratto di locazione
per la mia casa interiore
pronto per essere stipulato
e controfirmato
con carattere ben leggibili
“ ho paura
ma vorrei provare
ad essere felice! “

E sarebbe davvero bello se
ciò che ancora
purtroppo non scordo
( ma quanto incorruttibile ed antipatica è la memoria che ho!)
potesse divenire un banale ed inutile ricordo
che fuori dagli schemi della vicinanza che ci lega
esplodesse nella mia gola
in un libero primitivo&animale sfogo
“ di ciò che ero non mi importa proprio più una sega !”

E seppur non generato
tramite nobile espressione
e magari certo
neppure così cerebralmente stabile
mi resta la consolazione
di una libertà da celibe puttaniere
forse costretto dalla reazione che
proprio non riesco a vedere
tra una fiducia nel domani
ed un pensiero alla libertà
che sento circolarmi forte
dentro nella testa

leggerezza e freschezza
dissennatezza e dubbiezza
dissolutezza e forsennatezza
frivolezza e fuggevolezza
inconsapevolezza e sconsideratezza

ed-un-senso-di-non-senso-di-colpa!


Analizzata
e sezionata
spezzettata
e tagliuzzata
spezzettata
e visionata
la mia vita
mai in rima con agiata
mai sposata con privilegiata
mai in accordo con fortunata
ma mai comunque
rinnegata ed abbandonata!

Perché la vita mia è fatta
strafatta
di solo ed unicamente io
di bene e male
essere e non essere
stato ed andato
tornato e destato

Che nell’oggi più lieto
declamo di potere rinascere
ed alzarmi
a questo appello della felicità
e pronunciare senza indugi
“ presente !”

Mai più passato
mai più passato per i brutti me che
mi ostinavo a volere tenere in tasca
e che non decidevo di volere gettare via
al primo incrocio del
“ cazzo che fatica stare al mondo!”

Ora al contrario
mi sorprendo
quando mi vesto il mattino
e canticchio una memoria
fresca di buoni propositi
e che riesco a fare germogliare
di primo-non-dopato-amore

“Lungo questa ripida strada del rinnovamento del piacere
ho re-incontrato la verità del verbo transitivo
e come un divo
del miglior spettacolo che viene dato in pasto al godere
di un pubblico di esigenti stronzi che sbirciano tutto
dal buco della loro quotidiana sfiga
mi prendo la responsabilità di rivelare il brutto che vi resterà
dopo che la verità-castiga-mediocrità-
come una diga in piena
avrà sommerso la vostra esistenza di piagnucolose anime in pena !”

“MARCO SPACCA L’OROLOGIO DEL TEMPO PASSATO”

Ed è per questo lieto evento
perciò dicasi
processo-mentale-di-auto-convincimento
(ma leggi pure
S.O.S.-slogan-di-diffusione-
per-una-libera-circolazione-
dell’introspezione!)

che mi permetto il tutto adesso
e che quindi ci metto il becco
perché sono allegro come un usignolo
canto leggiadro
senza il dubbio di sentirmi stupido civettuolo
ma imparando piuttosto
da un sommo maestro Spagnolo
che delle liriche era uno tosto

e che con mio umile esempio
vorrei farti innamorare di te
partendo dalle tue amorevoli orecchie
che di fedeli-lamentele
ne hanno dovute subire parecchie
e che ingegnerei delle efficaci mentali-trappole
per farci cascare dentro
l’infinita bontà di certe codarde-demolitrici-frottole

Se deve succedere il finimondo dei ricordi
che succeda !

Prima che nella tentazione
io ricada
di volere possedere
di nascosto
il tuo sedere
che non vuole
mai qui testare
quanta incredibile comodità
può offrire la mia certificata ed attestata
“LoZioSessantanove-pure-and-original-insanity”

Mentale è sempre il timido approccio
(iniziale di noi con filtro della paura acceso)
in ginocchio invece l’animale succhiare
( finale di noi con il filtro della paura disattivato)
ma comunque sempre gira la testa
per il tanto che accade
gira la testa
perché meglio non vedere
chi teniamo nascosto dentro

Pensiamo quindi ad attaccarci
per salvarci dalla coscienza
al salvagente delle cose pratiche che
“ogni benedetto giorno
eseguiamo per bene”

un sano cucinare
un perfetto sapere stirare
un etico dividere i rifiuti
un lasciare una monetina
al negretto fuori dal supermercato

“Sono figlio sbagliato perché
non ho mai abbastanza baciato
mia madre
ho avuto un figlio mai nato
e non ho accettato
queste terrene assenze!

Ed ora ho fame !
Ora ho fame !
Ho fame !
Di tutto quanto
non ritrovo nell’oggigiorno-di-me!

“Cullati sulle mie mani tu
amore
cullati sulle mie pene tu
dolore
amati senza troppe scene tu
coglione”

Non riesco proprio a concepire
ciò che gli impressionisti
volevano comunicare
ma ho certezza
di avere appurato
quanto il messaggio
in me si sia incarnato

mi sento lontano
da qui
non ho imparato nulla
ho visto molto
vedendo oltre i miei occhi
la natura umana
è il niente se non viviamo
le cose che ci circondano
noi che siamo stati
e per condanna infatti
ancora così saremo

Io difatti sto sereno
ed accetto&commetto
senza necessità di provare fede
respirando orizzontale sul letto
questo dire “ è quindi questo un delitto”
questo conflitto
che maledetto
ammetto
di avere diretto
con sagace pace
di chi tutto conosce
ma volutamente tace

FINALE DI UN MALE CHE VA VIA
E LASCIA IL POSTO AD
“ OGNI POSSIBILE PUBBLICA CROCIATA
CONTRO LA VOGLIA DI USCIRE FUORI
DA QUESTA SFIGATA-MIA-SCENEGGIATA”

Dinnanzi al tuo cuore
amore
eccomi qui
a confessare
che in ogni modo
in ogni caso
in ogni ciascuno
in ogni comunque
in ogni qualsivoglia
in ogni a tutti i costi
in ogni qualunque

“ ognuno sia chi vuole”

Ed è appunto per questo che
ci toccherà
obbligatoriamente
produrre del male
che in via del tutto eccezionale
non sarà da considerarsi
una cattiva azione
ma più che altro
una necessaria rivoluzione
affinché il primordiale bisogno
che naturalmente risiede
in me
in te
non rimanga in eterno

quell'irraggiungibile sogno del

“ resta qui stanotte,
e poi per tutto il tempo che servirà
per tornare un giorno
noi polvere
alla polvere”

Eccolo così
arrivare qui
il fatidico-tragico-ineluttabile finale !

Alias…

lo standard tossico inculare
per sostenere la mia parte
fintanto che l’odore-traditore
della tua recitante parte
riconosca quel madornale errore
dell’insano restare in disparte

perché comunque e sempre
contorte resteranno
le vie che portano all'amore !

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