venerdì 11 luglio 2014

Ápeiron & Aòriston
Abbracciante e governante il tutto
( ma il tutto è solo un cazzo di niente ! )

Ho affermato di sapere molto del tutto
ma non ho avuto mai il coraggio di dire che
ho anche parecchia intelligenza di nulla !

Il completo e l’incompleto
Il concorde e il discorde
L’armonico e il dissonante

L’uno e l’altro

Principio e fine

Debolezze
che convivono
convinte
tra il me
ed il te
serviti  alle ore cinque

Ma altre volte
anche a tarda notte
quando sale il vuoto dalla bocca dello stomaco
quando di colpo accendi la luce
e la voce esce dall’inferno di troppi silenzi

domani sarà un giorno di pioggia
ma io partirò
comunque
Eccetto scellerati ed inutili scioperi
dell’apatico personale di terra
io volerò via

Lascio comunque il mio amore qui
perché non si sa mai
di noi
che sappiamo fin troppo bene
chi siamo

Ed è per questo
che scappiamo e poi lasciamo che
i nostri piedi si cerchino nel letto
ma che non concediamo invece baci
alle nostre labbra
che parlano inutilmente di cose
che sanno tanto di scuse

Aereo vuole dire amore ?
Parcheggio vuole dire amore?
Cappuccino vuole dire amore ?
Mille passi vuole dire amore ?
Tutto ok vuole dire amore ?
Quattro monete in tasca vuole dire amore?
Scrivere di notte vuole dire amore?
Spiegare i dolori vuole dire amore?
Sanguinare in giro per il mondo vuole dire amore ?
Ricordare che ogni minuto muoiono bimbi in Palestina
vuole dire amore ?

Ho sulla tavola di casa
un bicchiere mezzo pieno
ma che si potrebbe tranquillamente
anche definire mezzo vuoto
così come me
solo
e mai realmente portato a termine
sempre ad un passo dalla felicità
sempre vicino al cuore che batte
ma mai realmente pulsante d’amore !

Di cosa posso poi
veramente lamentarmi io?

Ho le mie gambe intere che fremono
Ho i miei occhi ben vivi nelle orbite
Ho la parola che può scorrere libera e dire
Ho degli interessi da coltivare
Ho dell’acqua fresca da bere
Ho dei soldi per mangiare
Ho un lavoro da svolgere
Ho la musica per emozionarmi
Ho farmaci per curarmi
Ho una carezza da dare e ricevere
Ho una persona chiamata il “ mio cuore “ da voler amare
Ho una madre da potere andare a trovare
Ho una casa dove dormire la notte
Ho aerei da prendere e volare via
Ho terre lontane e magnifiche ancora da visitare
Ho amici che non hanno la testa fracassata
Ho strade intasate di traffico e non di macerie
Ho i miei bei completini tecnici per uscire a correre verso sera
Ho un confine da potere valicare senza dovermi nascondere
Ho un sogno al giorno da realizzare
Ho obbiettivi da perseguire che non sono da bombardare

Però
tutto ciò può anche volere dire
quando finirà questo bastardo giorno di guerra e morte ?

——————————————————————————————————————————

“ ma tu chi sei
per permetterti di parlare
di raccontare di me
della mia gente
del nostro quotidiano non vivere
della nostra usuale morte
E poi perché parlate tutti
sempre parlate
e giudicate
e condannate
e poi commiserando
con milioni di parole
i nostri litri di sangue versati
Tutti voi senza sapere
Tutti voi senza vedere
Tutti voi senza piangere
Tutti voi senza sanguinare
Tutti voi senza morire
Con il bel vostro aperitivo tra le dita
Con l’auto sotto i rulli all’autolavaggio
Con le corse per i saldi di Luglio
Con le vacanze prenotate già da mesi
Con le cene tra amici ogni sabato sera
Con la televisione via cavo sempre accesa sul mondo
Con i capelli tagliati come i calciatori famosi
Con tatuata sulla pelle la parola pace
Con pane in abbondanza sulla tavola
Con muri dove potere appendere fotografie
dei vostri giorni migliori“

————————————————————————————————————————-


Piccolo cuore sanguinante
io sono uno stupido ragazzotto
non sono capace di nulla
e mi cagherei addosso
se fossi al tuo posto
e impazzirei
se fossi te
e scapperei
se fossi lì
ci vuole coraggio per vivere
ci vuole tutto per non essere il niente !

Abbracciante e governante
è il desiderio
è manifestata è la volontà di esistere
per fare qualcosa di buono nel mondo …

Quanto finalmente torneremo a respirare ?
E chi quindi
saremo divenuti?

Assoluzione e peccato
divisione ed unicità
parole e concretezza
energia e fuga
dimenticanza e sorpresa
indecifrabile ed ovvio
nostro e di nessuno
inarrivabile e mai andato via
teorico ed allievo
Ápeiron& Aòriston

Amore amaro
malore fisso
ad ore
accompagnato
da uno sguardo
fesso
sul punto interrogativo
evanescente
e sbrigativo
inconcludente
ed elusivo
perdente
e comodamente allusivo

Incline al
voltarmi ed andare via
come sabbia fine
stretta dentro un pugno
di rabbia
che poi rabbia non è
ma piuttosto invece
totale incapacità di sapere accettare
gli eventi così per come accadono

E come acqua
che cade dal soffitto
del piano di sopra
dove vivono due inutili
manager di una multinazionale
che prende contributi statali
per eliminare posti di lavoro

improvvisamente
rovinosamente
colpevolmente
disastrosamente
catastroficamente

lascio che un cattivo pensiero
attraversi la sottile linea
tra tentazione e calma apparente

ed un po’ me ne vergogno
certo che si
ma allo stesso tempo
un poco ne godo
e me ne nutro
e tutto questo perché non riesco proprio
a separare la mia ammirazione per la filosofia
dalla mia parte sbagliata
figlia di un’educazione bigotto/ borghese

Che brutta cosa non sapere spiegare
che cosa è l’essere!
Nonostante le pagine consumate nella notte
oltre i tentativi di mediare
con il mio volere mettere volontà
per divenire buona storia future
e dopo avere accettato i Platonici compromessi
del non essere a tratti ciò che in realtà sono

Non posso giudicare
senza essere prima giudicato
non posso accusare
prima di sapermi mettere in discussione
non posso divenire
prima di essere
finalmente
carne e non più sola essenza

P.S. :
tra le altre cose,
non so neanche che nome avete voi
piccoli cuori di nostro Signore!

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Con Simona Fedele   www.simonafedele.com 

Questo adesso leggo
nel tempo della pausa fermata
(you are here )

È allora una fine questa
una fine
con roba che mi appartiene
sparsa sul tavolo
e libri spalancati sul pavimento
con pagine spiegazzate
senza più speranza
di essere ancora lisci fogli (miei figli !)
domani leggibili senza drammi
tra queste pieghe di oggi
vita complicata
da tutto ciò che non è stato
ufficialmente pronunciato

Sono sulla metropolitana
direzione periferia
dopo tutto questo oro
che mi ha ucciso
dopo tutte queste lunghe
fameliche donne
che volavano attorno a me
dopo aver amato per due ore
le deliranti perfezioni disumane di Klimt

Sono seduto
solo io
io-solo-io
con il mio riflesso nel vetro di fronte
fortunatamente sporco
così da confondere questi tratti somatici
i miei tratti
scomposti dall’astrattismo
di questo ormai consumato stile di vita
qui ora con il capo piegato su un lato
ed una quantità incredibile di componimenti
che non riescono a stare educatamente quieti

dentro me

Non è possibile leggere Spinoza
Sulla metropolitana di Milano
Senza desiderare la scomparsa della razza umana!
Non è assolutamente normale desiderare di non essere qui!

“Senza dubbio, come la luce manifesta se stessa e le tenebre,
così la verità è norma di sé e del falso”

Questo adesso leggo
nel tempo della pausa fermata
nella stazione di Loreto
ed ora quindi
mi scoppia il cervello
Ora gli occhi
Ora le mani
Ora io muoio
nella mia primordiale ignoranza
nel mio non comprendere
troppe cose di me
non riuscire a sorpassare
le intime mie maledizioni esistenziali
le mie inutili parole
che invadono lo spazio riservato alla felicità

Anche se non ti posso incontrare
ti auguro di stare bene
perché comunque
almeno il pensiero
può volare via verso te

puro e vero
incontaminato e buono
forte e coraggioso
mite ed innamorato

esente da I.V.A.
senza permesso di soggiorno
tassa di circolazione
documento identificativo
diritti d’autore

Il mio pensiero che può andare fuori
da questa scatola di ferro
che è ora il mio cervello
fuori da questa scura galleria
che è ora la mia dilaniata anima

Le realtà è questo dato di fatto
questo scomodo sedile in plastica
sporco e pieno di scritte
questa signora Ecuadoriana
qui al mio fianco
che sorride
fissando da dieci minuti
il pavimento di questa vettura
di questo rom che suona
meravigliosamente
un violino scassato e scordato
un gruppo di giovani
lunghi e magri
con addosso sui piedi
sneakers di una bruttezza incredibile
un viso scarno d’Africano
che vorrei potere abbracciare forte
perché sento arrivare a me
tutto il suo dramma della lontananza
dalla casa e dall’amore

queste storie del mondo
che escono dalla trama
intessuta con enorme quotidiana fatica
dalla follia della natura umana

follia di questo mondo occidentale
che non ha più ragione di esistere
ma che insiste nel voler affermare
che tutto è a portata di mano
che tutto è sempre e comunque possibile
che la verità è nella pubblica informazione
e non nel nostro cuore
che il sapere è cosa inutile
e che il denaro è necessario
quanto e più di Dio

Così ora
non mi resta che attendere di giungere
al capolinea

Fine corsa
binario morto
uscita obbligatoria
ultima stazione
termine del viaggio

Dove vorrei farmi trovare in ordine
per riemergere al mondo
in piena luce
ed in piena forma fisica
giusto per salvare le apparenze
e non dover mostrare di me
il lato peggiore
che tutto si sta divorando

Lo stato delle cose perse
è pessimo
direi assolutamente devastato
e quindi ufficialmente
posso affermare che
sarà dura venirne a capo
in tempi brevi

Ma non è concesso ancora di arrendersi

No
proprio
ora
non
si
può

ora
non
si
deve
cedere
alla
tentazione
di
provare
a
creare
del
gratuito
dolore
ad
altra
stupida
incolpevole
gente
di
questo
rotondo
pianeta
del
cazzo

C’è da difendere almeno
la dignità di ciò che sono
un pezzo di bravo ragazzo
troppo cuore e vuota anima
un generatore di parole
sparate a raffica contro
le vicissitudini dell’amare
contro le sentenze del nemico destino

Se migliorerò
ancora non so
però davvero vorrei
e cercherò di realizzarlo
questo progetto
di vita serena

85/ 90 m2
3 locali in contesto di pregio
doppi vetri
riscaldamento a pavimento
piccolo giardino esterno
ace “B”
cantina e box inclusi
bassissime spese condominiali

Con annessa all’offerta
l’altissima possibilità di morire di depressione
e neanche metà del mutuo pagato !!!

Vorrei essere conforme alle regole
vorrei
dovrei essere un poco più concreto
dovrei
potrei forse anche amare
e senza troppo chiedere in cambio
potrei
farlo
studiando bene la parte
e concentrandomi sul pezzo

Accontentandomi del
solo respirare per dire
"Ecco io esisto !"

Ma io non riesco
cazzo
davvero non riesco
non posso pensare di esser stato creato
solo per esercitare la mascella
con grandi sorrisi di circostanza …

Non mi accontento io
non mi voglio accontentare
di portare fuori il cane a pisciare
e pensare al buio
mentre piscio anche io
contro ad una necessità di fuga
impossibile però da praticare
per via dei due bimbi piccoli
e quindi un debito morale
troppo alto
da potersi così facilmente estinguere…

P.S.:
Avrei ancora da dire
avrei molto da dover verificare …
Ma qui mi fermerò
perché ora sta arrivando il controllore
ed io che ho timbrato davvero solo una volta
questo biglietto della metropolitana
( e di questo mio amorevole viaggio interiore )
faticherò a convincerlo
che non sono uno di quelli
che vuole metterglielo
quotidianamente
nel culo …



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Con Simona Fedele     www.simonafedele.com


Il cuore sanguinante del mondo !
( Quello che vanifica l’attesa )

In origine fu l’uomo
fui io
fosti tu

filosofare che non porta alla felicità
dogmi che imprigionano la fantasia
conti che non tornano al cuore

Cattivo attendere
cattive compagnie
detenute nella mia testa
detonanti considerazioni

Privato del mio io robusto ed in buona salute
senza quel me dannato che tanto adoro
senza il credere che io sia solo io

Privati di noi
privati sogni
privati vendono attività
di incula-cuori
astenersi dal rompere i coglioni
chi ancora vede
e chi sempre cerca di fare
in nome del bene

Quando il tuo sorridermi
ritorna alla stagione dell’amore
io rido come un matto
perché è così
semplicemente sghignazzando
che manifesto la gioia
di sapere di essere presente

Io rido
del piacevole incontrarmi
con la purezza di un tuo
timido gemito d’amore

Anche se continuo a parlare
di similitudini
di moltitudini
di rondini che non fanno primavera
e di un viaggio da tempo sognato
ed ancora non fatto in Iran

Anche se dopo pochi istanti
divengo già
no anzi
decido volontariamente
di ritornare ad essere
l’incontentabile uomo
seduto sulla panchina
di fronte alla chiesa del paese

Risuonano le campane
escono le arpie-vecchine-acuta-voce-alta
con odori di naftalina-che-sa-ancora-di-guerra
con giornali cattolici sotto braccio-come-fucili
con le comunità Africane-ipnotizzate
socialmente-ingannate-ed-educate-come-i-cani
pane-al-pane( affitto per affitto !)
barattato-con-un-Dio unico-ed-insostituibile

Eccetto me stesso
ti voglio bene
eccetto l’affetto
non possiedo più altre anime da sacrificare
eccetto che per i giochi di società
voi umane creature
del mio ristretto mondo
potete contare sempre su di me

Porgo l’altra guancia
e ti prego
non aspettare troppo
per darmi un bacio di fuoco!

L’amore può bloccare il traffico
di cazzi e fighe
l’amore può trovare spazio
nel caos universale
del troppo attaccamento
per le cose materiali
( vedi Simona Fedele come mi ispiri ? )
l’amore germoglia
anche sulle rocciose pendenze d’animo
dei miscredenti scrittori

E quando
questo amore
dirompente e irrefrenabile
riesce ad attecchire
là dove neanche lo stesso Dio
nutriva speranze
ebbene questo è amore

Questo è amore !

Io sono testimone
io ho veduto
io ho toccato
io ho goduto
io potrò scrivere per secoli
per altre vite
in altre costellazioni di disperazioni
e galassie di tormenti interiori
che esiste la felicità
che può essere ancora redento
il cuore sanguinante del mondo

Che nulla è definitivamente perduto!

Peso che mi porto sulla schiena
grandi promesse che trafiggono
ossa conficcate nelle mie giornate
discussioni da solo già fino dall’alba
per nuovamente
riaprire il dibattito verso sera
con me stesso
riflesso nello specchietto retrovisore
di vita smarrita in qualche intasata
tangenziale Milanese

Abbassi lo sguardo
ed è proprio questo
il tuo modo più bello di parlarmi
abbassi la voce
poiché tu sai
che Dio ci ascolta
alzi le tue coperte
poiché tu sai
che io non voglio più aspettare
che torni la noia del non sapere
tutto di noi

E domani
ancora vorrò te
con le ovvie deviazioni mentali
ed bicchiere colmo di the fumante
e di labbra tue
con colpe gettate sul tavolo
per riuscire a vincere
quello che ancora non diciamo
per l’imbarazzo di doverlo spiegare

Nutrimi di parole tue
resterei ore ed ore
ad imitare il suono della tua voce
ripetendo mentalmente
perché stavolta
non devo dimenticare

Per non dimenticare
che le rose sono di mille colori
che i venti sono di mille diverse direzioni
che le religioni sono di mille paesi
che le canzoni d’amore sono di mille differenti idiomi

Che mille sono le notti
che vorrei vivere con te
che mille sono le mani
che vorrei avere per toccare te
che mille sono gli anni
che mi sento addosso
e mille di questi senza te
e nuovamente altri mille
ne desidererei per viverli

( “Davanti al Signore un giorno è come mille anni
e mille anni sono come un giorno solo” )

di te
per te
con te
su te
in te

P.S.:
Dove io finisco
È dove tu inizi
Ed è lì in mezzo
che tutto ha il suo significato !

( Magari questo è uno dei miei modi per esprimere affetto !)


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