martedì 27 gennaio 2015

Come fanno i proiettili quando entrano dentro il cuore : OLE’
( Silent 2 )
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Amica cara

mia
cara
unica
vera
amica!

Con questo SCRIVERE
ufficialmente ti comunico che
i tempi DEL DIRE sono terminati

non esiste più nulla

che possa essere salvato
e con questa beffarda affermazione
intendo includere anche le follie

ma proprio tutte le follie

realizzate con quella malefica parte dell’IMMAGINAZIONE
che noi stupidamente
consideriamo essere la nostra equa RAGIONE

Abbiamo perso tutto

compreso quel qualcosa di buono
che si sarebbe potuto preservare
da questo inesorabile sentenziare

delle nostre appuntite BOCCHE

ed abbiamo perciò ( ed erroneamente ! )
quale logica conseguenza
accumulato scorte di PAURE

riempito armadi dei fantasmi di noi

e per pigrizia della mente
ingurgitato chilogrammi di brutte vicende che
sui nostri CORPI

stanno inesorabilmente invecchiando

di cupa tristezza
figlia disconosciuta delle variopinte BUGIE
prodotte sotto certificazione della

"Reciproca buona azione per non farci del male”

Mia pietra sul cuore
sto seriamente pensando
di andarmene da qui ...

Tipo su una qualunque isola sperduta
tipo come fanno i migliori evasori fiscali che
quando li vedo in televisione
così belli abbronzati
senza rughe SORRIDENTI
ed apparentemente nulla tenenti ...

CADO NELLA TENTAZIONE
DEL PEGGIORE DEI PECCATI

OVVERO DELL' ESSERE UOMO !

Perché se ci pensi bene
e ribadisco
se ti concentri cinque minuti
su questa assurda considerazione

Noi che condanniamo questi signori
noi che imprechiamo
contro questi malfattori
che rubano
e poi SCAPPANO

Noi
che evochiamo per loro le peggiori CONDANNE di Dio
che li additiamo come il Giuda di turno
che sogniamo per LORO pene dell'inferno

Dalla nostra posizione di giudici supremi
che sanno bene cosa FARE
per non fare
per evitare di dovere metterci la faccia
e sporcarci le MANI

Noi invece
così immensamente PURI nel cuore
che poi siamo mostruosamente capaci
di raccontarci MENZOGNE sull'amore
oltretutto promettendoci amore ETERNO

come fanno i proiettili quando entrano dentro il cuore

OLE’!

OLE’:
"Il termine deriva dal verbo greco olé alizin = voglia di piangere.

Il verbo ololizin=ololigi
è una parola onomatopeica
e designa il grido rituale della GIOIA ,
ma pure del “FOTTUTISSIMO DOLORE "

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 — con Simona Fedele



Da qualche parte, ma pur sempre io parte del tutto!
( disappointed love )
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Da qualche parte
starò venendo al mondo
aprendomi
come gli incantevoli fiori di ciliegi di Kyoto
(io qui nasco a nuova vita !)
inebriati di necessaria rugiada d’aurora
( io qui sono tutto e niente!)
come il silenzio d’oro dei giardini Karesansui
( io qui mi sento senza peccato! )
come una tazza di verde Matcha nei miei pensieri
( io qui sono ciò che sono !)
esaltandomi col passare del tempo
che mi muta ma non mi snatura
come onde di un qualsiasi mare
( ma si, che me ne importa di quale,
è pur sempre e comunque acqua salata !)
ingrossando
placandomi
ritirandomi
risalendo ma restando in ogni caso
moto perpetuo
Come tempo del divenire ieri
e di conseguenza
esatto contrario
del senso del buon vivere
e difatti seduto solo
di notte
al buio
e notevolmente spaventato
da tutte queste stelle
sapendo per certo che tutto
dovrà esaurirsi nei secoli dei secoli
Purtroppo già da tempo
a conoscenza dell'esistenza
di un vocabolo
che si pronuncia crudele
troppo velocemente
“ FINE “
Se potesse accadere
Ancora una volta
Che gli stati emotivi
che i pessimi presagi
che tu
che combatti ignoti malumori
che senza accorgersi
che il vuoto è arrivato al limite
restare disteso sopra il giorno di ieri
e fingendo di non sapere
Dei giorni delle monotonie
attraversando la nostra metafisica
i corpi
i sussurri
le intense sedute analitiche
Anche se non sei
tu sei
perché è normale
non volerti sapere altra persona
Dovunque è meglio !
È un faticoso slogan
da scrivere
se non sai dove poterlo scrivere
E scrivere nel vento è pericoloso
per chi come me
tende a prendere il volo
così facilmente
Niente è quando
niente è stato cestinato
Niente è
ammirare da un balcone d'albergo
il mondo reale
tornare verso le proprie case
Quale prova chiederà il mio io
questa volta?
Quando partirò da qui
Nuovamente da me
Lasciando questa terra
di regole antiche
e di futuro già terminato
Attraversando questo silenzio
di sera
si rischiara il pensiero
ed allora
stringo i pugni
e mi trattengo
ma vorrei gridare
la mia disadattata esistenza
Tu penitenza
uomo meraviglia
che dubita ancora
sempre lo stesso
che ama
idiota che perde coordinate
con la ragione
imballato tra spalle grosse
e scarpe lunghe
compreso di gelato da passeggio
tu di passaggio
per sbaglio nella luce che illumina il creato
Coraggio ne hai
da vendere
però
ancora barcolli
di fronte agli orrori del mondo
e maldestramente
ti sai difendere
con l'uso inappropriato della parola vacuità
Ma non importa
No problem
No promises
riflesso nel mio universo
continuo spudorato
a leccare il mio gelato
e via
sempre dritto
tramonto compreso
LUCE ROSSA ACCESA
IN LONTANANZA
SU QUESTO RITUALE DI FOLLIA UMANA
CHE NON SMETTE MAI LO SHOW
DELLE COSE CHE NON HANNO SANGUE
E TU LEGGIADRA SIGNORINA
DAI MILLE SECOLI
MI STAI DICENDO CHE GIA’ TUTTO E’STATO
CHE L’AMORE
DAPPERTUTTO
E’ STATO GIÀ’ VENDUTO!
AMORE DELUSO
ELUSO
SORPRESO
APPESO AD UN FILO DI IERI
CHE NON HA DRAMMI DA SVISCERARE
CHE LASCERÀ’ PARTIRE QUESTO DESIDERIO
LONTANO
CHE NON CHIAMERÀ’ MAI
ME
COLUI CHE E’STATO
PERCHÉ’ MAI E POI MAI
SARÒ’ ANDATO VIA DA TE

Che rimarrà di me?
Che rimarrà di questo tutto che è il mio cuore ?


Con massimo rispetto per la natura :
che oggi letteralmente uccide
le pagine delle coniugazioni verbali
( Come un soffio leggero )
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Infinito amore
cervello insano
gli alberi crescono
la tranquillità
stranamente resiste
e la ruggine sul cancello di casa
sta lavorando per la costruzione
di un nuovo record di disgregazione

Rieccomi
a cercare le chiavi dell'auto
dentro l'auto
rieccomi a cercare gli occhiali da sole
proprio perché fuori piove
rieccomi a cercare di mettere ordine
tra le cose che non ho

Infinito amore
mi vedo costretto a consultare il vocabolario
perché so troppe poche cose
e vorrei ovviamente abbandonarle
queste infette abitudini
dei SI anonimi e dei contrari
in depositi lontani dal mio cuore
senza badare a qual è la grandezza
di questa distanza
perché in realtà potrei tagliare corto
e decidere quindi di attraversarlo
questo fiume del dolore
recitando la parte finale
di questa fenomenale giornata di ordinaria noia
con una mazza da baseball da fare roteare
così da mettere paura al brontolio del buio sapere umano
così da produrre radicali cambiamenti
negli atteggiamenti da scimmia di laboratorio
che spesso succede
mi taglio a misura
addosso a queste spalle

Infinito amare
se smettesse di nevicare
così tanta fretta di volere andare via di qui
proverei a smettere
di scrivere le consuete memorie scordate
ormai da tempo
che mi tornano indietro
con questi non sensi del mio pensiero logico

Quanti bei pensieri
possono starci dentro un cuore ?
E quanti cuori in 24 ore?

Devo trovarti
infinita amata
ho troppe cose da dirti
in silenzio
in mezzo al traffico della sera
in mezzo al traffico della notte
in una domenica mattina presto
giù
al bar sotto casa
che fa un latte squisito con la schiuma
che guardo mutare ogni secondo di noi
e con dei croissant vomitevoli
che odio masticare
tra le parole di chissà chi
è seduto qui dietro me
e che mi sta implorando con gli occhi
di farlo partecipare alla mia festa dello stare male

Non era vero
e mille
e mille
e mille
volte ancora
non sarà vero !

Questo mi lacera
questo che si chiama
secolo del duemila
dove ricordo solo la romantica esternazione
" le scrissi una e-mail"

Senza poesia non si va da nessuna parte
senza angoli bui della stanza
non si troverà mai una via d'uscita
dal labirinto di noi vittime di noi

Ma ancora scrivo
sopravvissuto ad una serata tra amici
spesa a discutere
il sottosviluppo sociale
della parola cult
e dei film anni Settanta
tanto odiati
perché ci ricordano in nostri padri
e la Democrazia Cristiana
e tutto quello che ci venne tolto
che oggi letteralmente uccide
le pagine delle coniugazioni verbali

"Ero raggiante
quando barcollai
in quella notte qualunque
che dai paradossi venni sorpreso
e dai sensi sospeso
che a malapena mi ressi in piedi
e mi parlai
e subito mi risposi

"Ho timore di tutta questa sicurezza
mi spiace moltissimo
di dover esser così terribilmente difficile
ma penso tu debba avere fede
nel mio servizio di posta cronica-tecnologica "

"Passò una settimana
lontano dal computer
mi uscirono nuvolette bianche dalla bocca
perché l'inverno sempre resta
il miglior modo per imparare a parlare al mondo
passai una settimana
da computer umano
con una manciata di patatine sui calzoni di velluto
e tanti pianti a dirotto
su un mouse senza fili perso
e privo di una mano laboriosa
con il bel quotidiano compitino
per lo psicologo da svolgere "

"Mi venne un nodo alla gola
quando pensai di doverti spiegare anche questo mio vizio
di voltare le spalle alle storie felici
perché non è semplice comunicare la paura che provo
quando sento la gioia arrivare e costruire
sopra la mia testa una frase che dice
“ Ehi, ed ora che daremo al mondo ?”

E comunque
ed infine
ma anche domani
passo da una vita
davanti ad un sorriso
che bacio in lontananza
che avrei voluto regalarti
ma che imbarazzato
non chiesi a Dio di vendermi
con un mazzo di petunie gialle

Che non ho mai visto
che chiaramente non riconoscerei
tra tutti i fiori
ma che imparerei a pronunciare
per dimostrarti quanto
con cuore e purissima poesia
ti adoro
e senza scordare di lasciare un piccolo appunto
che conferma la mia appartenenza alla specie umana

“con massimo rispetto per la natura “

alla quale noi
comunque e per certo
apparteniamo

INFINITO ( in filosofia )

« C'è un concetto che corrompe e altera tutti gli altri.
Non parlo del Male, il cui limitato impero è l'etica;
parlo dell'Infinito. »
(Jorge Luis Borges)

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Chi ha chiesto
Chi ha reso 
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Oltre alla mia
c'è anche la tua
coscienza
essere umano
che romanticamente immagino
ma che
carne della carne
non conosco

Ed io
non vengo a casa tua
a sporcare con moleste parole
le tue apparenti e ben gestite
azioni quotidiane
di qualificati spettatori
del grande show
" tutto incluso a poco prezzo"

tanto meno
ti posso aiutare
a ripulire le tue stanze
interiori
dei dolori
provocati
dalle sciocchezze
fatte
pensando di potere
usare il futuro
per riparare al tutto

ma anzi
mi rendo conto
di essere utile
solamente
con la funzione dello
spacca-coglioni
lasciando tracce di paranoia
e scie di questioni irrisolte ...

Dov'è adesso il tutto ?

Chi ha chiesto
Chi ha reso
Chi ha una cosa mia
chi sta cercando dappertutto

Per un attimo
ho visto voi
lacrimare
e per quell'attimo
io ho creduto
che ogni stella fosse vera

E non ho mai creduto
di meritare di più
di quello che ho

Davvero
senza chiedere il vostro nome
vi ho visti trascritti nel mio sangue
e nel mio pane quotidiano
e nelle mie doppie
negli apostrofi
nelle punteggiature
a volte atroci
perché conferme di una fine

E vi cerco sempre
poiché celebrale il mio punto interrogativo!

E non preoccupatevi
che non perderò il controllo
della mia penna
della mia indomita passione per i limiti umani

Così vado giù
così mando via
così sto senza fare niente
e poi brividi
e poi stronzo
a volte fermo in autostrada ad ammirare un tramonto

E ci sono molte crisi in me
ma anche molte carezze
ed abbracci interminabili
e tanta Africa
e pistacchi
e sesamo
e cedro
ambra
ed incenso
e c'è il freddo del Nord Europa
ed una miriadi di ore in aeroporti
e letture
a caratteri microscopici
e religiosi
che litigano ovviamente
con i filosofici
e c'è la semplicità
di una perfetta birra in due
e l'elettricità
di un gomito che tocca altro gomito
un'ora che ti vedo
dopo settimane di silenzi devastanti
e quelli che mi vedono e credono
felice come uno scemo
e quelli che non mi vedono
ma che sanno tutto del mio incorreggibile dna
e ci sta anche il sogno
a volte
di voler cambiare
un poco il mio modo di camminare sulle nuvole
ma poi torno immediatamente
a preferire il mio camminare
sulle strade del mondo
in mezzo a chi non conosco
ma che inconsapevolmente
entra dentro i miei caratteri cubitali
per definire
la felicità che provo
nel sentirmi vivo

Perché io so chi sono
e non sono eterno
e non sono qui
sempre per sorridere
anche se dentro adoro
il nuovo giorno che arriva
e la notte che mi ama

Ed è per tutto questo
per tutto questo genere umano
che esisto
che esiste una vita
appena ora arrivata
ogni secondo
come miracolo in terra
ovunque
che io
troppo minuscolo
di fronte alla storia del creato
non posso sapere
che però
per questo appunto sospiro
io che bevo
io che desidero
io che batto nel cuore
del creare mondo
per il mondo

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Come guerra iniziata (Esodo 22 )
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Sono state innamorate
le scarpe 
allineate vicine
l’una con l’altra
e quando di sabbia del deserto
riposavano
in giro per motel
la notte
e delle coperte
scoperte ogni nuovo giorno
di ennesime conciliazioni
ed emozioni per le scoperte
in religioso silenzio
bocche spalancate d’amore
per luoghi fino ad allora sconosciuti
ma poi divenuti
infinitamente
e eternamente presenti
nella scatole delle fotografie
e nell'attuale buco nero dell’anima

Piatti sul tavolo
di una semplice osteria
su quell'isola
con mille cose da dire
e niente da potere fare
con la pelle di un colore diverso
dall'inverno che ci attendeva
per chiudere in casa il silenzio
e per stringere nel bavero della giacca
parole che avrebbero tagliato in due
la nebbia che chiudeva la visuale
su un futuro troppo scomodo
da immaginare insieme

Ho attraversato da allora
ponti di speranza
che ancora strenuamente
tenevano uniti due pensieri
che stavano per crollare
in fiumi di porcherie umane

Il caos vive bene
solo dove tutti hanno una faccia
stampata con un bel sorriso

è questo che ogni giorno sto imparando

“tutto a posto”
è quando in realtà e per certo
tutto scoppierà

Ed ora che è una qualunque sera di venerdì
la mano si è staccata dall'altra mano
la spalla non tocca più altra spalla
la bocca è asciutta e fredda
la parola è straniera
la fine è dichiarata
come guerra iniziata
ma subito riconosciuta
quale sconfitta per l’intera umanità

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Mezzo muscolo-Mezzo trasalire felice
( sei tu che sali dalle acque/come ombre nel vento)

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Hai già mangiato?
Vuoi che ci mangiamo un dolcetto insieme?
Giusto il tempo necessario per creare una vita decente
da passare qui su questo pianeta!

Sono parole
a forma di bacio
queste
che ti dedico
senza lingua
che venga
bastardamente
ad invadere la tua bocca
perché non oso sporcare
le private mie felici chimere
con quel “ coso ” duro
che certo non aiuterebbe
a dichiarare a voce alta
“basta, oggi è una piacevole boccata di tregua “

E questo "coso"
naturalmente invece arriva!
Questo coso
davvero troppo coso
così da meritarsi di essere dichiarato

“coso poco rispettoso
poiché sempre invidioso
tanto da invadere il territorio altrui
con impetuoso abusivo ingresso
da una porta del mio io non autorizzata

Quel malefico “coso” che è il mio “cuore”!

Ma è da sempre una questione di sopravvivenza
è necessità questa
di farsi sentire con le sue pressanti richieste
con la sincerità di un animale
allo stato di selvaggio girovagare
un poco di qui
un poco di là


Sincero di qui!
Vero di là!

Perché di minerali siamo composti
perché incontrollabili i muscoli spingono
contro le inutili barricate
che la mente
inventa
per evitare di
mettere in bella mostra
certe sensazionali
negative doti di cui
genericamente siamo stati forniti

Per non rischiare di fare cilecca
(anche qui raccontando!)
così come già accade
nella testa
e nella quotidiana prova di resistenza
alle moltitudini di cattiverie
che ci circondano
che ci inventiamo
che contribuiamo
così alacremente
a generare

Ingrossa il mazzo
di quel cazzo
di massa di animali
che dicono di sapere
e volere amare!

Un caffè veloce ?
Un salto al bar,
dai,
qui dietro l'angolo!

Perché poi chissà
quante cose accadranno
e verranno
e sapranno
e tramanderanno
e se io ancora
sarò così
mezzo uomo
mezzo animale
mezzo coso-cuore
mezzo muscolo
mezzo trasalire felice
e mezzo discendere triste

Me nel me
come ne sarei lieto
io di consuetudine io
io che mostrerò io
io che canterò io
Io con la fede io
Io e l'astrazione io
e non magari fui
e tu così tu
e tu bellissima
e tu sorridente
e tu felice
e tu della mia stessa carne
e non probabilmente
fosti

Tieniti questo mio racconto
ben stretto al cuore
perché io sono da sempre soggetto
da senso di repulsione per i fine storia
tant'è che in continuazione
cambio direzione
della mia più segreta emozione
del cuore
e che spesso tengo il conto delle ore
e con esse calcolo quando dare fuoco
alla miccia del furibondo finale
così da produrre un botto fenomenale
che non farà certo male
ma che certamente non lascerà di me
un ricordo normale

Rima
maledetta
sei tornata
animata da buone intenzioni
ti infili prepotente
nelle peggiori delle situazioni
senza avvisare
diretta e affilata
più di prima
più di ieri
manifesti
la tua ironica vena
e piombi in scena
E chiedi a me
" Dov'eri tu,
quanto aspettavo il tuo coraggio di uomo?
Veri certamente
saranno
i tuoi delicati pensieri
e non sia mai che qualcuno
non possa prenderli per seri
ma fintanto che non dimostri di voler cambiare posizione
fino a quando non riveli la tua pura devozione
e se resti ancora chiuso in casa in pigiama
chi cazzo mai potrà dirti
grande somaro di un coglione
se il tuo cuore ancora ama?

Perché spaventa
a volte sapere
quanto può essere vero che
attira più un bel sedere
che un miliardo di nozioni
sulla storia …

P.S.:
Ricordarsi di prendere nota di quando,
a 16 anni
gli amici mi chiedevano,
dopo essermi imboscato con una ragazza carina e generosa ...
" Uè, ma l'hai pucciato il biscotto ?"

Ecco...Segnare bene in carattere colore rosso che
iè da allora che probabilmente ,
tutto intorno a me
si era irreparabilmente rotto !

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Indovina chi sviene in scena?
Esagramma 61
( My uncle and my aunt called the police )

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I minerali di cui siamo composti
attendono di fare la loro storia

I miei
parlano con i tuoi
senza prima alzare
barricate emozionali
senza interrogarsi
su chi dei nostri liquidi seminali
sarà vittima
e chi il carnefice

"Non è mai successo"
ma soprattutto
quelle certezze del
" non succede mai niente"
stanno rovistando
energicamente-e-controcorrente
in ogni angolo del nostro esitare
e sento rimbombare
nel petto
certe altre frasi
che aprono così tanti dubbi
da ammalarsi
per le troppe folate
di tempi interrotti
e di pensieri corrotti
tra il volere ed il volare

E divengono così
assolo di un concerto
già di prima mattina
nell'orchestrato mio creato
di ticchettio sul volante dell’auto
e di fischiettare leggiadro ( però tanto intonato !)
su un magnifico "l'allegro ma non troppo" dall'Inverno di Vivaldi

E tu ancora ti chiedi
incerta
se devi
oppure no
unirti a me
come corista ?

Tira fuori un ritornello
e torna serenamente
al motto che dice
"Se spieghiamo chi siamo
potremmo anche uscirne indenni"

Indovina chi viene a cena?

Ed incredibile che nessuno di noi
abbia mai pensato
al "chi"
piuttosto che stare sempre concentrati
sul "cosa"

I minerali di cui siamo composti
stanno già facendo il loro lavoro

E vedo la tua strabiliante natura
di creatura che muta nel tempo
com'è ovvio che sia
visto che tu sei
parte importante
di questo tempo che " ogni cosa " determina

Ed io
ascolto di me
il fluire del sangue
appellandomi alla pace
trovata dentro una lettura serale
dei "quattro generi di conoscenza "
di Spinoza

Indovina chi sviene in scena?

Poiché abbiamo necessità assoluta
di sconvolgere questo copione
con un gran colpo da maestro di questo genere umano
di uno scatto adrenalinico verso le sorprese di oggi
del classico attimo di suspense in attesa del domani
e quindi
di un degno finale
che resti nella emotiva memoria di noi

Ma come
dico io
come
può essere viva d'emotività la ragione?
E la memoria
è parte della ragione
o magari invece è una scorciatoia
inventata dall'irrazionale spontaneità
del cuore in pena ?

Ed infine
perché le lingue si cercano continuamente
di bocca in bocca
ma poi
nell'attimo stesso in cui il cuore inizia a sanguinare di vera vita
queste preferiscono parlare diversi linguaggi?

Perché se io smettessi di parlare
con il puro-e-duro
linguaggio comune
smetterei di essere figlio dei piaceri
e diverrei cagionevole di salute
e poco incline ad ascoltare
la verità

Ed-ancor-più-esposto
al-rischio-di-ritrovarmi-solo
in-autogrill
a-mezzanotte
a-parlare-di-Dio
e-di-amore
con-un-gruppo-di-transessuali
affamati-post-lavoro-
che-sorridono-
no-anzi-ridono-a-crepapelle-
proprio-cacciati-in-mezzo-
a-questo-mondo-
di-tristi-persone-
che-non-sanno-più-
cosa-significhi
vivere-
una-vita-felice-
senza-pregiudizi-
e-tanto meno-
giudicando-erroneamente-
il-mio-scrivere-di-pensieri-
e-di-errori-dell’anima-
pensando-voi-
che-quindi-io-
possa-essere-depresso-
quando-invece-la-mia-essenza-
è-più-che-mai-viva-
e-realmente-interessata-
a-potere-scoprire-chi-veramente-siamo-
ma-soprattutto-chi-potremmo-divenire-
senza-tutti-questi-limiti-esistenziali-
che-comodamente-ci-poniamo-
poiché-troppo-intimoriti-
dalla-verità-nostra-interiore-
che-continuamente-ci-parla-
e-dice:

“Siamo in continuo mutamento
non possiamo mentire a noi stessi
quanto arriva il tempo della luce
non possiamo fare finta di non essere “

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La Verità interiore
Esagramma 61

La Sentenza
Verità interiore. Maiali e pesci. Salute. Propizio è attraversare la grande acqua. Propizia è perseveranza.
L’Immagine
Vento sopra il lago: L’immagine della Verità interiore. Così il nobile discute i processi penali, per rimandare le esecuzioni.
I Mutamenti
Linea 1 = Essere preparati reca salute. Se vi sono disegni segreti, ciò è inquietante.
Linea 2 = Il richiamo di una gru nell’ombra. Il suo piccolo le risponde. Io ho un buon calice. Lo dividerò con te.
Linea 3 = Egli trova un compagno; ora batte il tamburo, ora smette; ora singhiozza, ora canta.
Linea 4 = La luna quasi piena. Il cavallo apparigliato sbanda. Nessuna macchia.
Linea 5 = Egli possiede la verità che la lega assieme. Nessuna macchia.
Linea 6 = Canto di gallo che penetra nel cielo. Perseveranza reca sciagura.
I Ching Esagramma 61 : La Verità Interiore
I Ching Esagramma 61 : La Verità Interiore. Il sessantunesimo esagramma dell’I-Ching [o I-King a seconda della grafia] è un esagramma formato dai segni nucleari L’Arresto e L’Eccitante. Rappresenta La Verità Interiore, cioè il tempo in cui la singolarità comprende la realtà.Il sessantunesimo esagramma è uno stadio del mutamento che rappresenta un tempo in cui le singolarità viene illuminata, quando arriva il tempo della Verità Interiore, non si può mentire a se stessi.
La Verità Interiore descrive la lucidità, nelle faccende umane l’esagramma 61 indica un tempo in cui la singolarità viene travolta dalla verità per questo è detto nella sesta linea: Canto di gallo che penetra nel cielo. Perseveranza reca sciagura. I Ching esagramma 61.
La Verità Interiore indica la comprensione dello specchio.
I Ching Esagramma 61 : La Verità Interiore
La Verità Interiore è un periodo che indica la comprensione della realtà.
La verità Interiore può spaventare.
I Ching Esagramma 61 : la posizione
Nell’interpretazione di un esagramma la posizione è molto importante per capire il significato della risposta.
Se abbiamo La Verità Interiore come primo esagramma ci fa pensare ad una situazione di cui comprenderemo tutte le sfumature nascoste sia esterne che interne, poi naturalmente a seconda delle linee mobili la situazione puó prendere tante strade se invece abbiamo La Verità Interiore come secondo esagramma o in caso di esagramma unico [cioè in assenza di linee mobili] sicuramente ci metterà in una posizione da cui potremo comprendere il segreto dell’unione tra cielo e terra.

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Quando ho scoperto la gioia nello scrivere
" esplosivamente in luce "
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Ma ti prego
lascia che uno nato nel 1969
possa tranquillamente
trasformarsi
da verbale attaccabrighe
in silenzioso scribacchino
(da strapazzo!)
delle tre della notte

Non ho bisogno niente di più
solo parlare
con il linguaggio
del silenzio d'oro!

Aspetto da sempre
che le profonde rughe della pace dell'anima
arrivino a solcarmi
i lati della bocca
così da potere finalmente affermare che
l'esaurimento spirituale
dell'uomo
è stato buttato fuori
da questo corpo
speso a vivere
nella ricerca di una qualsiasi parola che possa fare rima con il termine tecnico
"felicità"

Cacciati dal Paradiso
fummo tutti noi
certo che lo so
tant'è che mi è stato insegnato
che io ho addosso il segno del peccato
ma io ogni giorno
bestemmiando
continuo a chiedermi
quali sono realmente
le mie colpe!

Fortunatamente
arrivano poi gli squisiti attimi
del fuoco interiore
dove la terra sotto i piedi
è ciò che più mi rende uomo
dove l'aria che respiro
mi porta poesia
dove i suoni che mi arrivano
sanno parlare di terre lontane che ho conosciuto e amato

L'oltre sarà meraviglioso
solo se avremo vissuto appieno tutto questo tempo!

Restare vigili
per non perdere emozioni
costa fatica
ma permette di sentirsi l'analisi logica
di questo racconto della storia umana

Analisi logica=

Nella lingua italiana, il processo attraverso il quale diamo ai singoli componenti di una frase la giusta attribuzione (di significato e appartenenza), è quello definito dall'analisi sintattica degli elementi, che identifichiamo come analisi logica (o sintassi).

Fare l'analisi logica vuol dire rispondere alle domande:

- qual è la funzione svolta dai sintagmi (parti del discorso) presenti in una frase?
- quali sono i rapporti che intercorrono tra le parole all'interno di una frase?
Ma per rispondere a queste domande, è necessario conoscere e distinguere le singole parti componenti il periodo oggetto dell'analisi.

E poi dai
non ti arrabbiare con me
non chiedermi di divenire chi io non posso!

E poi un giorno qualunque
quando le colazioni ai bar saranno state consumate
quando i computer avranno calcolato il costo di una vita e di un lavoro
quando le armi avranno ridistribuito pace ovunque
ed i sogni si potranno comprare online

io magari mi guarderò allo specchio
sorridendo
e sussurrandomi la parola
"ecco chi
tu sei"
ma perché no
anche la follia del
"cosa tu
puoi essere "

Io soggetto
Io predicato
Io aggettivo
io complemento
Io esplosivamente in luce

Tornerei ragazzino
con un grosso libro sotto braccio
sudato e scapestrato
scoordinato e imbranato
Indottrinato e cresimato
immacolato ed ancor poco divulgato
e con quel grandioso unico problema di dover analizzare la frase
" La Divina commedia è stata scritta nel 1300 da Dante Alighieri,sommo poeta Fiorentino "

P.S.:
Dov'è andato a finire il tanto, a me caro, predicato?

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Ma che belle queste parole
messe in fila così per bene...
(esperimenti invernali
pubblicati in una pseudo estate )

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Ed è questo
il seme che mi piace piantare
disarmante per l'immediatezza
con cui sa crescere
ed alimentare
sensazionali emozioni
e trascinanti passioni
che fortunatamente
incontenibili
si mischiano
alle storie umane
perdute in giro
per i lunghi corridoi d'attesa
del mondo
alla ricerca di una tangibile
e sensata risposta
al senso dell'esser qui
e quindi giustifichi ogni sudata fatta
in funzione di una durissima disfatta
ovvero della perduta battaglia
contro le incontrovertibili
ed invalicabili
linee di un incorruttibile destino
che non ci vorrebbe mai così tanto vicino
alla soluzione del quesito
ma che invece ( sadicamente )
preferisce vederci calati nei panni del caro
e noiosamente realista
San Tommaso

" questo strano uomo
che appunto non ci crede
fino a quando non ci ficca dentro
tutta la punta del naso"

SVOLGIMENTO DEL BEL COMPITINO ...
SUBITO PERÒ
COMPROMESSO
DA UN IMPROVVISO AGGROVIGLIAMENTO DELLA COSCIENZA
E CONSEGUENTE PERDITA DEL CONTROLLO
DELLA CALMA INTERIORE
E DEL BICCHIERE CHE MAI RESTERÀ MEZZO PIENO
MA ANCOR PIÙ CERTAMENTE
MAI MEZZO VUOTO

PITUPITUMPA
W LA SUSANNA TUTTA PANNA !

Non fermate mai
l'umana razza
che sbaglia nel vivere
con cristallina non-attitudine alla gioia
che scende verso l'inferno
per ricominciare la vita
e sapere quanto è meraviglioso
muovere il primo passo
(si chiama questo miracolo della rinascita !)
verso quella ritrovata voglia di ricominciare
e di voler nuovamente guardare in alto
verso quel Dio
che di sicuro tutti i meriti ha
ma anche ogni porca-colpa-di-tutto-quanto-accade

che noi invochiamo
che noi benediciamo
che noi imploriamo
che noi cerchiamo
che noi infine
siamo

"Ho paura di potercela
fare
che il male possa portare
del bene
a me
che vivo assediato
da un continuo canto delle sirene
nei padiglioni auricolari
che conosco da sempre
ma che non ho mai visto bene in faccia
anche se sul viso se ne può verificare dell'esistenza
una propria una traccia
loro che sentono veramente bene
le pene e le scene
che mi tocca sopportare
da dietro le quinte di me
ma prima ancora dalle prime altre volte
che si rinnovano comunque
ogni giorno e che
nonostante tutto quanto mi accada intorno
non permettono un necessario ritorno
ad un nuovo andare

Partenza
dal via
e arrivo
al termine
di uno scellerato
mai rettificato
ragionamento
follia di un momento
assai sfocato
per chi vede da fuori
e che non crede che i malumori
possano essere così abili attentatori
della sverginata psiche dilatata
e adattata
alla tediosa novità della giornata
che nulla può avere a che fare
con la via di fuga
che ha da offrire la fantasia
di una figa di storia
malamente inventata
di sana pianta fumata
e installata
chiaramente
abusivamente
inevitabilmente
nel me
che non è mai cambiato
e che ti voglio presentare
quel me
soldato della purezza d'animo
me
che mi esalto
e che metto in risalto il fatto compiuto
del sapere
che ti è in fondo poi piaciuto
il colpo che ti ho assestato
di verità assetato
me-io-sottoscritto
che sono rimasto estasiato
dalla grandissima tua ineccepibile esibizione
di un certificato del dolore
che manifesti senza vergognarti
del colore che esibisci sopra la pelle
di questo giacchino alla moda
cucito male in India per poche Rupie
sporche di spezie e di opprimente occidente
che sevizia con il lavoro minorile
ciò che la bellezza dovrebbe salvare
ma che invece la bruttezza sa fottere a dovere

Tanto che ora mi verrebbe da giudicare
con un certo è giustificato sospetto
che dietro cotanta sofferenza
ci sia una sincera voglia
( presa di coscienza?)
di tornare nell'infuocato letto
a cospetto del nostro più grande difetto
( mettiglielo in culo al futuro sicuro!)
del volerci rotolare
tra l'andare
ed il tornare
ad infilare l'amore
tra il cuore che batte
e là dove proprio non può
per questione di posizione naturale
battere il sole..."

I love you
Ma che succede?
Sayonara
chi per primo spara?
Grazie mille di cuore
se piace a tutti
il mondo
così com'è fatto
Però anche voi
(I love you!)
ogni tanto
ricordatevi che
non sareste la carne che siete
se non ci fosse stato
quel misterioso qualcuno
che ebbe quella folle idea di inventare
il tasto del rewind

Ma che sta accadendo amore mio?
Hai confuso il tuo
con il mio
di malessere interiore

Ed ora che succede al palinsesto ?

-Significato originale ed etimologia del termine PALINSESTO

---Il termine palinsesto
nel linguaggio dei filologi
si riferisce al codice di pergamena su cui,
raschiata la prima scrittura,
si può scrivere un nuovo testo.
Dal greco
"palímpsestos "
che vuol dire
"raschiato di nuovo" ---

Che ci troviamo d'accordo
nel conclamato disaccordo

“Il cosciente sapere che dentro la sofferenza
si può trovare la trasparenza
di una felicità

che con fatica conquistata
privi di ogni possibile importanza
la non più vogliosa voglia
del dovere venire a conoscenza
di che sostanza di fatto
sarà composta
la nostra prossima puntata
plasmata magari
con umana carne
piuttosto che di magnifico carme… “

Tanto tra qualche anno
ci ritroveremo a parlare con voce roca
con un bicchiere d’acqua
ed una pastiglia per dormire
strette tra le incerte mani
ancora chiedendoci
di che diamine di fantasiosa storia
si nutrirà la nostra dannata anima sbagliata

ancora
un sogno
ancora
domani !

P.S.:
Mai il fulmine
abbandona il tuono
e così io
sotto una pioggia di parole
ci starei meravigliosamente
per infinite ore
in attesa che dentro me
riesca a generarsi una comune storia d'amore
piena zeppa di lacrime di gioia
ma ancor più traboccante
di pene per il mio romantico cuore

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 — con Simona Fedele


Alla chiesa, alle bugie, alle mani dappertutto, alle chiappe sfondate ,al denaro solo per pochi,
alle puttane, ai barboni, ai drogati …al cuore enorme di Don Andrea Gallo !
( questa non è certo poesia , ma realtà 
e se anche non è accaduto a me 
è comunque accaduto dentro l'anima mia ! )
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Passo
lungo
e
ben
disteso!

Passo
lungo
e
ben
disteso!

Passo
lungo
e
ben
disteso!

Passo
lungo
e
ben
disteso!

Passo-lungo-e-ben-disteso…

E se poi mi riesce di prenderti
io ti voglio vedere appeso!

In croce ti metterò
perché
non ho paura del giudizio di Dio
quando Dio
non ha mai avuto tenero giudizio per me

Se tu prendi
ciò che è mio
e ne fai ciò che vuoi
io allora smetto di credere
che ci sia spazio dentro l'anima
per la giusta e coraggiosa
carità del perdono

Tu prete del quartiere
tu che vesti solo camicie nere
che ne fai buona parabola
di un lungo racconto
Biblico
e stitico di probabili vere attinenze storiche
pieno zeppo di facile e futile
fantasia nazionale-popolare
che puzza tanto di circonvenzione di incapace
( tant'è che appunto la leggeva anche il Duce ! )
che con tutte queste lettere dell'Apostolo
ci avete portato nel crepuscolo
dell’ignorare il vero senso della parola

Credere

Del non sapere chiamare Dio
con la più semplice definizione

“Ogni cosa è Lui , così come lo siamo noi “

Ed invece voi preferite divulgare
la verità di un detto popolare
che negli anni ha acquisito
la verità che voi non sapete avere

“ Fai ciò che ti dico
ma non fare ciò che faccio “

Preti, Pretini, Pretacci !

Chiedere di versare un obolo
quale forma di tassa
per la chiesa che ingrassa
la pancia di clericali
da comportamenti
a dir poco sudici
anzi direi da patentati e certificati
“veri maiali”

Tu che predichi
all'oratorio
in mezzo alla gioventù mista
di sesso e di colore
tu che inviti
a sostenere la causa di nostro Signore
che insegni nelle scuole
che il Padre in cielo
sa sempre quel che vuole

E che la verità è una sola
che il Padre nei cieli
ci protegge e ci consola
dalle insidie della vita
dalle tentazioni del Demonio
dalle brutte strade del peccato
dalla droga
dalle prostitute
dal facile denaro
e dal partito Comunista!

Ed io ricordo
da ragazzino
quanti ceffoni mi beccai
per una lingua lunga
sempre in cerca di guai
per una noia
palesemente manifestata
in quella mezz'ora
di una Domenica di sole
per la preghiera
in chiesetta
obbligata
quando in coro
attaccavamo la strofetta …

“Angioletto del Signore
che mi guardi in tutte l'ore;
Angioletto del buon Dio,
fa che cresca buono e pio:
sui miei passi veglia tu,
Angioletto di Gesù”

Ed anche ricordo il torneo di pallone
il campetto di terra e sassi
la divisa con la maglia di materiale sintetico
i genitori a fare da autisti in trasferta
il pretino giovane
a fare da allenatore
ed accompagnatore ufficiale

Con i suoi modi delicati
la sua voce femminile
il suo fisico magro-magro
il suo esser calorosamente interessato
alla doccia post-partita
e la sua generosità
a regalare carezze ed abbracci
a tutti i ragazzi della squadra

Ed ora ricordo bene
quando chiedevi di seguirti in Sagrestia
quando tutti se ne andavano via
e tu
che proponevi di bere un calice
del vino della Comunione
perché era il premio
del Sangue santo di nostro Signore
perché era un segreto tra i segreti più importanti
da celare nel cuore
perché dentro la fede
ci deve stare anche il dolore
e non importa se fisico o mentale
visto che è il creatore a doverci dire
cosa è sbagliato
e cosa invece è normale che così sia

E a frotte di “Così sia” ( Fiat , Amen ! )
se ne è andata a farsi fottere la giovinezza mia
e questa mancata spensieratezza
della migliore età
e questo buco sfondato della mia sessualità
da 100 euro la settimana
per una cura psicologica
che dovrebbe essere un toccasana
ma che invece porca di quella puttana
mi acceca la mente di rancore
e di un'idea malsana !

Ed ora che ho saputo
che tu qui sei tornato

Tu
qui

Adesso che ti hanno
dato tre classi da educare
con del buon catechismo

Che quelli della Santa sede
con incredibile leggerezza
e incomprensibile menefreghismo
hanno deciso che il peccato
in alcuni casi
può essere tollerato
e giustificato
dall'arcivescovo della provincia
che piuttosto che ammettere
invece rinuncia
di sapere che in giro c’è
il virus letale di un’anima ammalata
nascosta e ben celata
sotto il puro abito talare
che sarebbe condannare
alla pena dell’inferno
in eterno
e senza possibilità di ritorno!

E così
in questo stesso istante
mio figlio è con te
mio piccolo nuovo Cristo indifeso
e che potrebbe come me
finire di essere ragazzo
e ritrovarsi tra 15 anni
a non sapere cosa brucia dentro
cosa chiede finalmente di uscire
e di essere riconosciuto
come delitto subito
e non come
un vergognarsi muto
di una propria-colpa-non-propria-colpa
di avere creduto a chi doveva insegnare
il valore vero della vita
a chi con le dita
prima benediva la purezza
e poi con le stesse dita
affondava la malvagità
dentro l’indifesa giovinezza

Io ti sto venendo a cercare
perché di fronte a te
avrò con me la forza del mio Dio
io e solo io
che ho compreso che il male
non ha rispetto del bene
che un pene tra le mani
non se ne va via
così d’incanto domani
che la complicità della chiesa
va combattuta
fino alla resa
di fronte all'evidenza dei fatti
e per i danni subiti
ed i molti ricatti
io ti sto venendo a cercare
con il mio cuore
con le mie mani
come fecero i sommi sacerdoti
nel giardino dei Getsemani
con il nostro Cristo redentore
e prima io ti bacerò
e poi ti racconterò chi sono divenuto
e ti pronuncerò
tutto quello che ho imparato

« Padre mio, se questo calice non può passare da me senza che io lo beva,
sia fatta la tua volontà. »

Ed infine sarò l’io di adesso
per staccarti da in mezzo le gambe il cazzo
per infilartelo poi nel culo
e farti sentire il dolore
che si prova ad esser impotenti dinnanzi alla parola di Dio
per piantarti nei piedi e nelle mani dei chiodi
e guardandoti dritto negli occhi
sconfitto e piangente
chiederti

"Allora, che fai,
che mi dici adesso?
Godi tu
vero figlio del Diavolo
ora godi?"

P.S. :
Comprendi queste mio parole
Tu immenso
Don Andrea Gallo!
Poiché la parola è libera
E tu hai saputo farne
“spada di fuoco”
a difesa di chi nulla aveva
e poteva
Senza peli sulla lingua
Davvero miracoloso
Nel saper essere così
“ disarmato di pregiudizi
E disarmante per carità Cristiana “

Puttane ed emarginati
Te ne sono grati
Emigranti e malati
Te ne sono grati
Drogati e barboni
Te ne sono grati …
E non ti preoccupare di chi
Domenica in Basilica
canterà a squarciagola
la parola di Dio
per poi tornare verso casa
dimenticandosi di tutto quello
che fuori dalle loro quattro mura accade…

ADESTE FIDELES
“LA CANZONE DI NATALE”
Adeste fideles
Læti triumphantes
Venite, venite in Bethlehem
Natum videte Regem angelorum
Venite adoremus
Dominum

En grege relicto humiles ad cunas
Vocati pastores adproperant
Et nos ovanti gradu festinemus
Venite adoremus
Dominum

Æterni Parentis
Splendorem æternum
Velatum sub carne videbimus
Deum infantem pannis involutum
Venite adoremus
Dominum

Pro nobis egenum et fœno cubantem
Piis foveamus amplexibus
Sic nos amantem quis non redamaret
Venite adoremus
Dominum

Ergo qui natus die hodierna,
Jesu, tibi sit gloria,
Patris aeterni, Verbum caro factum est
Venite adoremus
Dominum

ADESTE FIDELES

Accorrete fedeli
Felici ed esultanti
Venite, venite a Betlemme
Vedete, è nato il re degli angeli
Venite adoriamo
Il Signore

Lasciato il gregge all'umile culla
I pastori convocati si affrettano
E noi, esultanti al passo, festeggiamo
Venite adoriamo
Il Signore

Dell'Eterno Padre
Lo splendore eterno
Velato nella carne potremo vedere
Dio fanciullo in fasce
Venite adoriamo
Il Signore

Nato per noi e tenuto nel tepore del fieno
Scaldiamolo con abbracci pii
Perché non ricambiare l'amore di chi ci ama tanto?
Venite adoriamo
Il Signore

Quindi tu che sei nato oggi,
Gesù, a te vada la Gloria
Del Pare Eterno, il Verbo si è fatto carne
Venite adoriamo
Il Signore

“ Perché in ogni caso Cristo è nato in Medio Oriente...
Buon Natale, figli di buona donna …"
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Dal 2004, più di 3.400 casi credibili di abusi sono stati denunciati al Vaticano, di cui 401 nel solo 2013