venerdì 14 novembre 2014

Della natura di cui sono composto ne faccio materia
( E dopotutto, perché sei nato )
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Come vive chi ama ?
Come vive ?
Dove trova energia
dove il fiato
dove il dove
il mio cuore ammalato !
Al centimetro ti comprerei
così come sei stata plasmata
nella tua forma
perché nella priorità
cronologica ed ontologica
io ci sguazzo
e della causa efficiente
io sono il mixer
tra tempo ed essere
Piccoli flussi di noi
compatibili
quel tanto che basta
per riuscire a sussurrare
che ancora si può
arrivare alla causa finale
per sbalordirci
della scoperta del senso di noi
Si potrebbe -Si –Dai-Forse!
Eccellenti proposte
giungono oggi
da questo piovoso restare
a meditare
( dal latino meditari ‘=pensare, riflettere; studiare’,
iterativo di medēri ‘= curare, applicare )
Dalla mia inaffondabile forza interiore
giunge chiaro il messaggio
-Amarti e sapermi prendere cura di te -
Ed infatti non tace
la pace felice
che dice
“ seppur istrionico racconta storie
anche io sono fornito di piedi
che stanno ben piantati in terra
e della natura di cui sono composto
ne faccio materia
di "scrivere la lirica "
( ma a dire il vero molto qui
c’è anche del mio onirico produrre ! )
Ti abbellirei il viso
di baci
e cornici di fiori
metterei
sulla tua porta dell’anima
sorta di componimento timido
di un cavaliere errante
ma anche
strabiliante stronzo
che non conosce la pratica
del donare amore
ma che straordinariamente
si produce in esemplare teoria
Quanti anni hai ?
Quante nuvole sei ?
Quante frontiere puoi ?
Saremo
il sorvolare
l’ombra di una generazione
di polvere
e di muri eretti dalle paure
di bugie che si scrivono con il sangue
fintanto che una canzone
inizialmente intonata sottovoce
prenderà di noi il sopravvento
così che le voci diverranno vita
e vita scorrerà
di parole
di armonia
di “ non temere di sbagliare “
Ed eccoti qui
seduta accanto a me
e ad una vita che va
discorrendo di un tempo che
cala verso sera con le lacrime
probabilmente
ti sto scrivendo
le parole più belle
che mai avrei immaginato
di potere sapere
vorrei non distruggere
e non disperdere
le tempeste di me
dentro oceani di
“ non c’è effetto senza causa “
non girare su me stesso
in continuazione
ed essere guai
di questo” mondo che non si è fatto da sé”
pensatore drogato
di viaggio senza ritorno
un’impressione della tua testa
che riesce
in continuazione
a fare male
come una semplice e scardinante verità
“Nella specie umana ci sono individui così diversi gli uni dagli altri
quanto è diverso l'uomo da un cavallo o da un cane”
Per cui
aspetta a dire
approfitta del jolly
“ forse “
Prima di ogni altra cosa
ancora una volta
prova a trovare in te
“la natura che ti compone
perché tu sei
ciò che compone la natura “
Quanti anni hai ?
Quanti anni hai ?
Quante nuvole sei ?
Quante frontiere puoi ?
Ed io
in quale nuovo amore rinascerò?
P.S.:
Il dubbio vive comunque e sempre con me…
“La materia si muove per la sua propria energia,
per una conseguenza necessaria della propria eterogeneità. “
(Paul Henri Thiry d'Holbach,
Il buon senso, ossia idee naturali opposte alle soprannaturali; paragrafo 39)
con Simona Fedele  www.simonafedele.com

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