lunedì 29 settembre 2014

"Paga contanti
oppure con carta ?"
( Cry babe Cry )




Vorrei
un mucchio di amici
per potermi sentire solo...

Ecco
questa davvero
può essere definita
l'incomprensibile
idiozia umana !

Mio sagapó
dove sei finita
nel qui
dentro me ?

Potere sentire
ritornare
dal remoto tempo
vorrei
le voci di vecchi
nemici
che ora rimpiango
sinceramente
perché loro si
che mi facevano sentire vivo

Perché nulla è ora meglio
di ciò che andava peggio

Avrei potuto anche cantarlo
questo mio sentire assenza
di colore
nel dolore

Così mi ritrovo
come straniero
su una tavolozza
di toni di occhi
privi di vie di mezzo
tra marroni e marroni
tra verdi e verdi
tra blu e blu
tra tu e tu
tra io e io
tra
tra e tra

E vedo dall'altra parte del mondo
la verità guardarmi
assassina paziente
e tentarmi

"Dai vieni qui
da me
perché una sola volta
si vive
ed ogni giorno di muore
Vieni a me
per soffrire di esistenza
per svanire nell'assenza
sputare sul fuoco del tuo ardere dentro "

Che mi lasciassero cadere in pace
dentro un buco qualunque
di felicità

Che mi rubassero
i soldi dalle tasche
mentre beato me ne sto sdraiato sopra il mio
non risvegliarmi mai

Sospeso sulla partenza
sospeso tra fantasmi
e le lacrime per un devastante rebetiko
in bilico tra esplosione
ed una cena a base di sola frutta secca e vino
Colpito da un lampo
di genio
spaccato dal coraggioso
atto di pietà
battuto duramente
dal vento
e nel tempo

Robusto di costituzione
ma nonostante questo
con un forte grido

"Fuma
fuma la droga
fuma la ciminiera dell'inceneritore-cancro
fuma l'incenso del ciccione prete sudato
fuma ciò che resta della terra promessa
Fuma la merda che esce dalla bocca del presidente
Fuma il cadavere mai rinvenuto di me
con la paura di scoprire quali torture si torturano nell'anima
in attesa dell'arrivo
di certi amori passeggeri"

Fammi ricordare un po'
prima di chiudere questo recital
che cosa potrà
del resto cambiare?

Mentre
ventre
silente
tagliente
Incontrerai
meraviglierai
amarmi
baciarmi
cielo all'alba
ancora fumo

E più tardi
perché dopo la confusione
c'è il consueto vivere
Due panini
Mezzo litro di latte
Mele
Insalata e carote
Un milione di persone attorno

che voglio
no anzi
che non voglio
no anzi
che non esistono

ed infatti io
sono matto
che io lo so
lo so
che sono diventato
matto

E la verità sgorga
porca-di-quella-troia
sgorga la verità
senza tregua si diffonde
coprendo i corpi
i cadaveri
i ruderi
le macerie
le rovine
le croci di Cristo
redentore di animali in terra di città

Che sia colpa dell'amore?

Ogni mio pensiero
non trova strada per giungere a destinazione
e mettici poi
questi batticuore
che mi consumano
che mi rubano deliri
che dovrei dedicare a del buon sesso

Dentro e fuori
avanti ed indietro
duro e molle

Dio quanto è difficile
essere il mio essere!

Quando mi camminavi vicino
era davvero sensazionale
sentirti sbandare
ed appoggiarti
a me
per poterti ritrovare

Ed ora invece

invece mi appoggio
a questo carrello di supermarket
stracolmo di cause inutili
che tra qualche giorno deperiranno
e non saranno più
anzi no
saranno il nulla

il più assoluto nulla
mai esistito

"Paga contanti
oppure con carta ?"

Contanti, grazie.
Con
tanti
ma tanti
tantissimi
tanti
di me.

Cry babe
cry...
ma consolati,
che tanto è la salute
che conta !

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 — con Simona Fedele


lunedì 1 settembre 2014

Svelando la mia vera età
mischiando le carte
studiando allora il mio nemico
( Elogio della follia )
Tienimi buono
perché io sono una rarità
io sono affetto da mosaicismo
e mi viene spiegato
da più persone
sia una spiccata qualità
e non cercare subito di punirmi
adottando pratiche tipo di ostracismo
non cercare modi per indebolirmi
perché ora
che finalmente sono giunto in vetta
non credo vorrò mollare la presa
con così tanta fretta
La verità ora ufficialmente qui dimora
dentro il petto che l’anima mi accora
ma che in un certo qual senso
anche mi addolora
perché lontano mi porta
dalla tua dichiarata svolta
di vitaccia all’ombra del Duomo
ed infatti alla soglia
dall’esser certificato
nuovo uomo
mi volgo al ciò che eravamo
perché effettivamente
ancora sento il richiamo
seppur incerto e lontano
di una voce che dice

allettiamo
ripuliamo
nasciamo
consideriamo
promettiamo
obliamo
pulsiamo
manifestiamo
propendiamo
serbiamo
inebriamo
pronunciamo
fluiamo
redimiamo
tessiamo
vibriamo
leniamo
( simbolismo del numero 17 =
Diciassette ripristina l'armonia dopo le lotte dell'esistenza.
E’ l'immagine dell'iniziato che è riuscito nel suo matrimonio interiore )

Metabolismo che sta invecchiando
ma tutto sommato
sgommo ancora bene
e non sarà un canto delle sirene
a far morire il mio amore
non saranno le pene
per un pezzo di carne
a farmi tirare il pensiero
in faccia ad un casuale incontro
che manco a farlo apposta
si vorrebbe impossessare
delle mie nozioni di base
Grande rammarico
il mio parlare con stile antico
svelando la mia vera età
mischiando le carte
studiando allora il mio nemico
( per rivalutare il mio apparire così troppo buono !)
descrivendomi al bar come scrittore mitico
( almeno così farò un poco ridere !)
sorseggiando banalità
( in incredibili quantità )
proseguo il mio dire senza arte né parte
( ma quando il mio dire parte
chissà perché ma più non ritorna alla casa madre! )
Io leggo fino all'una di notte
Io lego un filo con un nodo
per ricordare di non dimenticare
che ho ancora troppe vincoli da svincolare
da sbloccare certi meccanismi di comodo
che non smuovono il mio corpo
da questo letto e cosa peggiore
il fatto che non ammetto le vie di mezzo
e non trovo soluzione alcuna
Non passa il cammello dalla cruna
del mio ago della bilancia
e ti sento sempre nella pancia
perché nessuno potrà mai
prendersi carico di questa mia abiotica pena
nessuna nuova rotta
nel deserto della speranza mia
ha ancora trovato le coordinate
della mia poetica vena
che in circolare lento esitare
stanno per natura corrotta
ad attendere l'avvenuta
consegna della tua bestialità autodistrutta
Una zanzara disturba
Il mio notturno pensare
procura dolore nel cuore
questo mare mosso nel letto
che è dispetto
alla mia ricerca interiore
di felicità terrena
o perlomeno
sopravvivenza serena
miseramente umana peculiarità
strano misto di rassegnazione e falsità
ma apparentemente necessaria
come l’aria
che respiro
che sto ancora vivendo
in questo sognare
gemendo
nel bramare amore
per una prossima estate
Ed il mio freddo sudare
diviene allora
naturale paura di peccare
di sapere già come andrà a finire
( idiota cervello sopraffino!)
per il quantificato risultato
dell’essere errato
per umana traballante natura
per mia stessa congiura
d’amante scellerato
dal dna del tutto sbagliato!
“La potenza della parola nei riguardi delle cose dell'anima sta nello stesso rapporto della potenza dei farmaci nei riguardi delle cose del corpo.”
Gorgia
con Simona Fedele