martedì 27 gennaio 2015

Mezzo muscolo-Mezzo trasalire felice
( sei tu che sali dalle acque/come ombre nel vento)

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Hai già mangiato?
Vuoi che ci mangiamo un dolcetto insieme?
Giusto il tempo necessario per creare una vita decente
da passare qui su questo pianeta!

Sono parole
a forma di bacio
queste
che ti dedico
senza lingua
che venga
bastardamente
ad invadere la tua bocca
perché non oso sporcare
le private mie felici chimere
con quel “ coso ” duro
che certo non aiuterebbe
a dichiarare a voce alta
“basta, oggi è una piacevole boccata di tregua “

E questo "coso"
naturalmente invece arriva!
Questo coso
davvero troppo coso
così da meritarsi di essere dichiarato

“coso poco rispettoso
poiché sempre invidioso
tanto da invadere il territorio altrui
con impetuoso abusivo ingresso
da una porta del mio io non autorizzata

Quel malefico “coso” che è il mio “cuore”!

Ma è da sempre una questione di sopravvivenza
è necessità questa
di farsi sentire con le sue pressanti richieste
con la sincerità di un animale
allo stato di selvaggio girovagare
un poco di qui
un poco di là


Sincero di qui!
Vero di là!

Perché di minerali siamo composti
perché incontrollabili i muscoli spingono
contro le inutili barricate
che la mente
inventa
per evitare di
mettere in bella mostra
certe sensazionali
negative doti di cui
genericamente siamo stati forniti

Per non rischiare di fare cilecca
(anche qui raccontando!)
così come già accade
nella testa
e nella quotidiana prova di resistenza
alle moltitudini di cattiverie
che ci circondano
che ci inventiamo
che contribuiamo
così alacremente
a generare

Ingrossa il mazzo
di quel cazzo
di massa di animali
che dicono di sapere
e volere amare!

Un caffè veloce ?
Un salto al bar,
dai,
qui dietro l'angolo!

Perché poi chissà
quante cose accadranno
e verranno
e sapranno
e tramanderanno
e se io ancora
sarò così
mezzo uomo
mezzo animale
mezzo coso-cuore
mezzo muscolo
mezzo trasalire felice
e mezzo discendere triste

Me nel me
come ne sarei lieto
io di consuetudine io
io che mostrerò io
io che canterò io
Io con la fede io
Io e l'astrazione io
e non magari fui
e tu così tu
e tu bellissima
e tu sorridente
e tu felice
e tu della mia stessa carne
e non probabilmente
fosti

Tieniti questo mio racconto
ben stretto al cuore
perché io sono da sempre soggetto
da senso di repulsione per i fine storia
tant'è che in continuazione
cambio direzione
della mia più segreta emozione
del cuore
e che spesso tengo il conto delle ore
e con esse calcolo quando dare fuoco
alla miccia del furibondo finale
così da produrre un botto fenomenale
che non farà certo male
ma che certamente non lascerà di me
un ricordo normale

Rima
maledetta
sei tornata
animata da buone intenzioni
ti infili prepotente
nelle peggiori delle situazioni
senza avvisare
diretta e affilata
più di prima
più di ieri
manifesti
la tua ironica vena
e piombi in scena
E chiedi a me
" Dov'eri tu,
quanto aspettavo il tuo coraggio di uomo?
Veri certamente
saranno
i tuoi delicati pensieri
e non sia mai che qualcuno
non possa prenderli per seri
ma fintanto che non dimostri di voler cambiare posizione
fino a quando non riveli la tua pura devozione
e se resti ancora chiuso in casa in pigiama
chi cazzo mai potrà dirti
grande somaro di un coglione
se il tuo cuore ancora ama?

Perché spaventa
a volte sapere
quanto può essere vero che
attira più un bel sedere
che un miliardo di nozioni
sulla storia …

P.S.:
Ricordarsi di prendere nota di quando,
a 16 anni
gli amici mi chiedevano,
dopo essermi imboscato con una ragazza carina e generosa ...
" Uè, ma l'hai pucciato il biscotto ?"

Ecco...Segnare bene in carattere colore rosso che
iè da allora che probabilmente ,
tutto intorno a me
si era irreparabilmente rotto !

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 — con Simona Fedele


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